Sabato 22 febbraio, nelle sale del Centro di Documentazione del Trotto e del Cavallo in Migliarino (FE) si è tenuta regolarmente la serata a sfondo benefico che prevedeva la presentazione del romanzo ‘Leonora e Gualfredo – una storia d’Amore’ e l’ntervista a Elena Cavalieri condotta da Katia Romagnoli, giornalista de ‘la Nuova Ferrara’.

Katia Romagnoli, dato il benvenuto con i saluti iniziali, ha passato la parola al Sindaco di Fiscaglia.

Il saluto di Fabio Tosi, sindaco di Fiscaglia
Dopo aver porto agli astanti il benvenuto istituzionale, Fabio Tosi ha sottolineato come il Centro di Documentazione del Trotto e del Cavallo di Migliarino rappresenti una bellissima realtà unica in Italia.
Il Museo del Trotto è sicuramente un luogo affascinante in grado di attrarre visitatori che, venendo sul territorio, possono apprezzarne anche altri aspetti: naturalistico, culturale e delle antiche tradizioni gastronomiche solo per citarne alcuni.
Il Sindaco, ha voluto anche ringraziare Luigi Padroni, curatore volontario del Museo, per l’instancabile lavoro effettuato giornalmente per far sì che il Museo del Trotto sia sempre mantenuto al meglio e per la disponibilità nel ricevere gli ospiti accompagnandoli nelle loro visite.
Luigi, pur essendo sempre presente, non è mai ritratto nelle fotografie in quanto è proprio lui che documenta fotograficamente gli eventi.

Presentazione di ‘Leonora e Gualfredo – una storia d’Amore’
Dopo l’intervento del sindaco Fabio Tosi, Katia Romagnoli ha presentato Nicoletta Viali, giornalista e scrittrice, chiedendole di raccontare da dove fosse nata l’idea di scrivere questo libro.
“Questo libro nasce per diventare lo spettacolo teatrale che concludeva gli appuntamenti della manifestazione itinerante ‘Andar per Castelli – Cavalieri erranti in Amore’. Il messaggio della manifestazione sui cavalieri erranti consisteva nell’affermare che i valori e gli ideali dei cavalieri andrebbero perseguiti anche oggi”. La manifestazione era nata l’anno precedente come ‘Andar per Castelli – Trovatori e Amor Cortese’.
“Leonora e Gualfredo, una storia d’Amore” è un’opera di coraggio nata dalla volontà di affermare princìpi e concetti che possono apparire anti storici e completamente avulsi da una realtà come quella attuale in cui pare che l’essere umano abbia persa la capacità di ‘essere’ per impegnarsi solo nella ricerca dell’ ‘avere’ che gli consenta, per un verso, di sentirsi gratificato nella certezza che “se hai molto, vali molto” e dall’altra di ottenere l’ammirazione degli altri.
Rinunciare alle proprie ricchezze interiori per accumulare ricchezze materiali è il percorso perfetto per perdere la propria identità di Essere in evoluzione. Moltissime persone, infatti, si sentono perse in un mondo ed in uno stile di vita che non permettono loro di avanzare nella propria crescita individuale e di progredire come esseri umani verso una evoluzione personale.
Le storture, la violenza e l’insulsaggine di molti fatti di cronaca, dipendono proprio dall’aver dimenticato che più crescono le persone, più cresce in civiltà e progresso la società.
Riaffermare oggi che l’Essere umano può ritrovare il proprio cammino solo ritrovando in sé il coraggio e la volontà di perseguire grandi ideali può sembrare un’assurda bizzarria ma, di fatto, è solo inseguendo grandi ideali, per se stessi e per il mondo nella sua globalità, che si può ritrovare la strada verso l’appagamento delle richieste del nostro essere più profondo ed elevato che, in varia misura, ognuno di noi ricerca.
Perseguendo il raggiungimento di alti ideali, si creano virtù come Lealtà, Sincerità, Correttezza, Fedeltà e Amore, e si dà il via ad un cambiamento, reale e costante, che è una via perfetta per far tornare l’uomo ad una vita più naturale ed armonica in sé stesso e con gli altri”.

Quale è il nesso tra il romanzo e questa serata?
“L’Amore! Parliamo di Amore con la A maiuscola… Amore per la vita, per il mondo che ci ospita, per i nostri simili e per gli animali, soprattutto i cavalli!
Gualfredo conosce Leonora perché chiede asilo ed aiuto in quanto il suo cavallo si è azzoppato mentre lui ed i suoi amici cavalieri, difensori sempre dei più deboli e forti della loro onestà, cercavano di mettere in fuga dei briganti che volevano derubare gli occupanti di una carrozza in transito vicino al castello.
L’Amicizia con Elena Cavalieri e l’Amore per i cavalli sono stati i valori alla base di questa serata voluta per aiutare con spirito di pura fratellanza”.

Elena Cavalieri e i suoi cavalli: quelli veri e quelli dipinti
Finita l’esposizione sul libro, Katia Romagnoli ha iniziato l’intervista ad Elena Cavalieri che, visibilmente emozionata, ha parlato dei suoi cavalli, della Gigia l’asina influencer che ne combina sempre qualcuna e dei suoi pony.
Ha raccontato le sue difficoltà nel mantenere i suoi equini che ama e che accudisce personalmente tutti i giorni. I costi di mantenimento sono molto elevati tra fieno, pietanza, truciolato, veterinario, etc
per saperne di più su Elena Cavalieri leggi l’ articolo del 18 settembre 2024
Durante la serata sono stati esposti alcuni dipinti artistici di Elena Cavalieri.


La sorpresa della serata: Milton Morales!
Con grande piacevole sorpresa, alla serata era presente anche Milton Morales che, visti i suoi tanti successi in TV, non ha certo bisogno di presentazioni.
Grande amante dei cavalli, anche Milton li ha ritratti in alcuni suoi dipinti e ne ha donato uno al Museo del Trotto!


Ringraziamenti
Oltre a ringraziare tutti coloro che hanno lavorato affinché la serata fosse un successo, occorre ringraziare il Comune di Fiscaglia per i bellissimi e graditissimi omaggi floreali.
Il ringraziamento maggiore, però, è riservato alle persone che sono intervenute e che hanno voluto offrire il loro sostegno agli 11 cavalli di Elena. Ad ognuno di loro, è stata donata una copia del libro con dedica dell’Autrice.
… e come nelle migliori tradizioni diciamo:
“e vissero tutti felici e contenti!”
In calce qualche informazione sul libro presentato:
L’antica leggenda di Leonora e Gualfredo si specchia nella modernità dei nostri tempi
Il romanzo ‘Leonora e Gualfredo’, si snoda sulla vicenda di tre coprotagonisti: Luca, Andrea a Giulia e si apre con Luca alle prese con una separazione che, di fatto, non sarà una fine ma segnerà l’inizio di una rinascita. Passo fondamentale di questa nuova tappa della sua vita, ritornare a vivere nella casa che l’ha visto crescere riprendendo il dialogo con una mamma che, nel dipanarsi della vicenda, si dimostrerà sempre più simboleggiare la saggezza di cui ogni giovane ha bisogno per fare il punto della situazione prima di ponderare le sue scelte.
In questa ricerca del suo mondo più vero, Luca cerca di recuperare anche il rapporto con Andrea, amico fraterno e compagno di una vita, con cui ha condiviso crescita ed esperienze. Nel ripartire della relazione d’amicizia tra i due si inserirà Giulia, donna sensibile e decisa a rimanere fedele ai suoi princìpi, corteggiata inutilmente da Andrea da molto tempo.
L’intreccio della storia si ingarbuglia alquanto quando Andrea si rende conto che tra Luca e Giulia nasce una spontanea sintonia che avvicina molto e troppo velocemente i due per non pensare che tra loro sia scoppiato il classico colpo di fulmine.
Per uno di quei ‘casi’ che la vita a volte offre, i tre si ritroveranno a far parte di una compagnia di attori che deciderà di mettere in scena la Leggenda di Leonora e Gualfredo che, contrariamente alle più note, ha un finale positivo e che pare sia avvenuta verso la metà del 1400 nel Castello di Montalto Dora in Canavese (TO).
Così Giulia diviene Leonora, Andrea sarà Gualfredo e Luca, suo malgrado, si ritroverà nei panni di Giovanni, musico-cantastorie.
Da questo punto in poi, la storia moderna si intreccia finemente con la leggenda d’un tempo lontano creando le condizioni favorevoli che metteranno in grado Giulia, Andrea e Luca di comprendere i personaggi da interpretare per trarne grandi insegnamenti nella loro esistenza attuale.
Altri importanti personaggi arricchiscono il racconto: Sergio, regista del lavoro teatrale da mettere in scena sarà anche l’interprete di Astolfo, il marito di Leonora e Aurelia. Proprio Aurelia, assente nella prima parte della vicenda, avrà un ruolo essenziale verso la fine della storia divenendo l’artefice di un colpo di scena dettato dall’amore, dall’equilibrio, dal rispetto e da quel pizzico di fortuna che nella vita non guasta.
Il libro si conclude con un finale simile per storia presente e leggenda che, visti i presupposti di partenza, non può che essere positivo ed incoraggiante”.
Nel filmato che segue, i 4 approfondimenti partendo da 4 Cavalieri erranti:
Per il resoconto della serata, visita anche la pagina Dicono di noi
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